La normativa rappresenta un passo fondamentale per migliorare la sicurezza e la salute dei lavoratori in tutta Europa: le nuove modifiche introdotte si allineano con l'agenda per la Salute e la Sicurezza sul Lavoro dell'Unione Europea, riflettendo l'impegno a ridurre al minimo i danni derivanti da esposizioni professionali pericolose, migliorando così la qualità della vita lavorativa per milioni di lavoratori.
In particolare, il regolamento stabilisce una serie di misure per ridurre l'esposizione a sostanze pericolose e definendo limiti di esposizione più severi per alcuni specifici agenti chimici cancerogeni che possono trovare maggiormente utilizzo all’interno dei settori dell'industria chimica, in edilizia, la produzione e l’estensione.
L’abbassamento dei limiti di esposizione ha come obiettivo la prevenzione dei rischi a lungo termine per la salute dei lavoratori, in particolare in relazione ai tumori professionali.
Tra gli agenti cancerogeni e mutageni considerati fino all’entrata in vigore della normativa, le nuove misure per la protezione dei lavoratori vengono ampliate ai rischi che possono derivare dall’esposizione ad agenti tossici per la riproduzione.
Per i lavoratori esposti a sostanze reprotossiche, ai sensi della nuova direttiva, come già per i cancerogeni e mutageni, è prevista la sorveglianza sanitaria che può prevedere protocolli di indagine specifici e di tipo biologico, diversificati per genere.
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