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Incidenti sul lavoro 2024: come prevenire i rischi

Incidenti sul lavoro 2024: come prevenire i rischi

Incidenti sul lavoro 2024: ecco i dati e come prevenire i rischi grazie alla prevenzione e ai corsi di formazione

Il fenomeno delle morti sul lavoro in Italia continua a essere un tema di drammatica attualità. Nel 2024, secondo i dati rilasciati dall’Inail, 890 persone hanno perso la vita sul lavoro, con un incremento del 2,5% rispetto allo stesso periodo del 2023, nel quale i decessi erano stati 868.

Le cause di questi incidenti vanno ricercate in molteplici fattori: la mancata applicazione delle normative di sicurezza, la scarsa formazione dei lavoratori, il sottoutilizzo di dispositivi di protezione individuale e il verificarsi di incidenti in itinere, che costituiscono una quota rilevante delle vittime.

L’Italia si conferma tra i paesi europei con un problema significativo in tema di sicurezza sul lavoro. Ciò evidenzia l’urgenza di interventi strutturali e culturali.

Affrontare questa emergenza richiede infatti un impegno congiunto di istituzioni, aziende e lavoratori, supportato da dati e analisi puntuali che possano orientare le politiche di prevenzione.

Uno sguardo sui dati del 2024

I dati del report Inail aggiornati a dicembre 2024 mostrano una distribuzione eterogenea delle vittime, sia in termini di settori economici sia di caratteristiche demografiche. Tra gli incidenti mortali registrati:

  • 141 decessi si sono verificati nel settore delle costruzioni, confermandosi il comparto più rischioso.

  • 122 morti riguardano il settore manifatturiero, caratterizzato da incidenti legati a macchinari e procedure produttive.

  • 103 vittime sono state registrate nel settore dei trasporti e della logistica, dove gli incidenti stradali rappresentano un elemento critico.

Questi numeri riflettono la pericolosità intrinseca di lavori che richiedono l’uso di macchinari pesanti, esposizione a rischi fisici e procedure che, se non eseguite correttamente, possono avere conseguenze letali.

Uno degli aspetti meno considerati è inoltre l’elevato numero di incidenti in itinere, ovvero quelli che avvengono durante il tragitto casa-lavoro. Questi rappresentano il 26,2% dei casi totali di decesso nel 2024. Il problema è particolarmente diffuso nei settori dove il trasporto è parte integrante dell’attività lavorativa, come i trasporti e la logistica.

Un altro dato da tenere in considerazione riguarda l’età delle vittime. La fascia più colpita è quella tra 51 e 60 anni, con 294 decessi, che rappresenta il 33% del totale. Questa tendenza può essere attribuita a diversi fattori, tra cui la maggiore esposizione a lavori usuranti e il ridotto margine di reazione fisica agli incidenti.

Non mancano però vittime giovanissime: sono stati registrati anche casi di lavoratori minorenni. Questi incidenti sollevano interrogativi sulla formazione e sulla protezione dei giovani nel mondo del lavoro.

Prevenzione e sicurezza: cosa si può fare

Formazione e sensibilizzazione

La formazione continua rappresenta uno degli strumenti più efficaci per ridurre il rischio di incidenti sul lavoro: un lavoratore informato e consapevole dei pericoli legati alla propria mansione ha maggiori probabilità di adottare comportamenti sicuri. Tuttavia, affinché la formazione sia realmente efficace, deve essere:

  • Adeguata al settore di riferimento: le esigenze di un operaio edile differiscono da quelle di un autista o di un impiegato amministrativo, per questo i corsi di formazione devono essere personalizzati in base al settore, alla mansione e ai rischi specifici dell’attività.

  • Interattiva e coinvolgente: l’uso di strumenti digitali può migliorare l’apprendimento e favorire la partecipazione attiva dei lavoratori.

  • Costantemente aggiornata: la formazione non deve essere un evento isolato, ma un processo continuo che tenga conto delle evoluzioni normative e tecnologiche.

Non meno importante è il ruolo dei datori di lavoro. Essi devono promuovere una cultura aziendale in cui la sicurezza sia una priorità condivisa. Questo significa:

  • valorizzare il dialogo tra lavoratori e management per identificare e risolvere le criticità;

  • garantire che ogni dipendente abbia accesso alle informazioni e ai corsi necessari per lavorare in sicurezza;

  • dare l’esempio, adottando comportamenti responsabili e incentivando il rispetto delle normative.

Una cultura della sicurezza ben radicata non solo riduce gli infortuni, ma aumenta il senso di fiducia e appartenenza dei dipendenti.

SIV S.p.A. si impegna a supportare le aziende con strumenti e servizi mirati a promuovere una cultura della sicurezza efficace e sostenibile, contribuendo così a ridurre il rischio di infortuni e migliorare le condizioni di lavoro.

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