Esposizione agli agenti chimici e conformità: UNI EN 689:2019.

Le principali novità della UNI EN 689:2019

La norma presenta importanti novità riguardo alla quantità di analisi chimiche da effettuare per stabilire la qualità dell’esposizione professionale dei lavoratori nonché definisce nuovi parametri per la valutazione dei risultati analitici.

Innanzitutto, prima di eseguire qualsiasi misurazione, è necessario che un valutatore, un tecnico esperto di SIV-TLAB incaricato dall’azienda, svolga un’approfondita caratterizzazione di base al fine di raccogliere informazioni rilevanti sui fattori nel luogo di lavoro e i dati disponibili sull’esposizione nel luogo di lavoro interessato. Ciò include informazioni sugli agenti chimici utilizzati, sulle caratteristiche dell’ambiente di lavoro, sulla tipologia e variazione dell’esposizione con l’ora del giorno e la stagione dell’anno, in modo che la misurazione sia rappresentativa.
I risultati della caratterizzazione di base porteranno il perito ad una delle seguenti decisioni:
l’esposizione è superiore ai limiti di esposizione professionale TLV (non conformità); il perito deve riferire questa situazione al datore di lavoro e consigliare un programma per ridurre le esposizioni, usando RMM (Misure di gestione del rischio), prima di effettuare monitoraggi per testare la conformità; l’esposizione è ben al di sotto ai limiti di esposizione professionale TLV (conformità); il perito decide se le misure sono necessarie o se le misure non sono necessarie e riferisce questa situazione al datore di lavoro consigliando una rivalutazione; le informazioni disponibili sull’esposizione non sono sufficienti per decidere in merito all’osservanza dei limiti di esposizione professionale TLV; il perito prosegue a sviluppare un piano di campionamento.

Una dettagliata “caratterizzazione di base” è importante per ridurre il numero di misurazioni (analisi chimiche) necessarie.
Qualora il perito ritenga necessario eseguire delle misurazioni, la norma UNI EN 689/2019 prescrive di procedere con le seguenti modalità:
Si deve eseguire un “TEST PRELIMINARE” che richiede dalle tre alle cinque misurazioni dell’esposizione sui lavoratori appartenenti a un SEG (Gruppo di Esposizione Similare: questa definizione va a sostituire il concetto di “gruppo omogeneo” stabilito dalla norma EN689/1997. Un SEG corrisponde ad “un gruppo di lavoratori con lo stesso profilo di esposizione generale per l’agente chimico in esame a causa della somiglianza e della frequenza dei compiti eseguiti, i materiali e i processi con cui funzionano e la somiglianza del modo in cui eseguono i compiti”).

Se 3 misurazioni su 3 sono inferiori al 10 % dell’OELV
Se 4 misurazioni su 4 sono inferiori al 15 % dell’OELV
Se 5 misurazioni su 5 sono inferiori al 20 % dell’OELV
Conformità
Se solo una delle misurazioni è superiore all’OELV Non conformità
In tutti gli altri casi il numero di campionamenti deve essere incrementato (almeno a 6) per poter calcolare l’intervallo di confidenza e la probabilità di superamento dell’OELV, attraverso un test statistico Non decisione

In base ai risultati analitici del test preliminare, qualora non siano soddisfacenti a definire la conformità ai limiti di esposizione professionale, si valuta assieme al perito la necessità o meno di eseguire dei monitoraggi aggiuntivi per effettuare il “TEST STATISTICO” (richieste minimo 6 misurazioni per agente chimico; alle 3 misurazioni “minime” effettuate per il test preliminare se ne devono aggiungere come minimo altre 3).

Tale valutazione serve a stabilire, con almeno il 70% di confidenza, se meno del 5% delle esposizioni nel SEG è maggiore dell’OELV (limite di esposizione) potendo così dare un giudizio di conformità

La periodicità di rivalutazione del rischio

Si definisce infine la periodicità di rivalutazione del rischio da effettuarsi in base ai risultati della precedente valutazione:

Media dei dati < 10% dell’OELV 36 MESI
10% dell’OELV < Media dei dati < 25% dell’OELV 24 MESI
25% dell’OELV < Media dei dati < 50% dell’OELV 18 MESI
50% dell’OELV > Media dei dati 12 MESI

SIV e TLAB assistono il datore di lavoro nella valutazione del rischio chimico mediante personale qualificato (Valutatore) in grado di decidere la strategia di valutazione e di eseguire le misurazioni.

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