DECRETO CURA ITALIA: IMPORTANTI NOVITA’ PER TUTTI

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Martedì 17 Marzo è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto “Cura Italia” che contiene importanti misure di potenziamento del sistema sanitario nazionale e a sostegno di famiglie, lavoratori e imprese.

I provvedimenti incrementano le risorse economiche a favore del SSN, della Protezione Civile e degli altri soggetti direttamente coinvolti nell’emergenza sanitaria, sostengono l’occupazione e i lavoratori, supportano il credito alle famiglie e alle aziende, sospendono l’obbligo di versamento dei tributi e prevedono incentivi per la sanificazione dei luoghi di lavoro.

1. Sostegno ai lavoratori e alle aziende a tutela del posto di lavoro

Tutte le aziende sul territorio nazionale, comprese quelle con meno di 5 dipendenti e quelle che già beneficiano della cassa integrazione straordinaria, possono ricorrere alla cassa integrazione guadagni in deroga riportando la motivazione COVID-19. La durata massima è di 9 settimane.

E’ previsto un’indennizzo di 600 euro mensile, non tassabile, per un’ampia categoria di lavoratori autonomi e p. iva. Per tutte le altre categorie escluse da questo indennizzo, è stato istituito un Fondo di  300 milioni di euro.

Ai lavoratori, con reddito annuo lordo inferiore a 40.000 euro, verrà riconosciuto un premio per il mese di marzo di 100 euro non tassabili, in proporzione ai giorni di lavoro effettuati sul luogo di lavoro (non smart working).

Per i genitori lavoratori è prevista la facoltà di usufruire dell’assegnazione di un bonus di 600 euro per l’acquisto del servizio di baby sitting, innalzato a 1.000 per il personale sanitario e per le forze dell’ordine. L’età massima dei figli consentita per usufruire del bonus è 12 anni. E’, inoltre, prevista l’aggiunta di ulteriori 15 giorni di congedo parentale al 50% della retribuzione.

La quarantena e la permanenza domiciliare fiduciaria con sorveglianza attiva vengono equiparate alla malattia.

Sono state, inoltre, previste una serie di misure a tutela del servizio di trasporto aereo, per il settore agricolo e ittico al fine di assicurare la continuità aziendale delle imprese di questi settori, considerando la momentanea cessazione delle attività di queste aziende e la particolare situazione che coinvolge #Alitalia e #AlitaliaCityAirline, entrambe in amministrazione straordinaria.

2. Misure fiscali a sostegno della liquidità delle famiglie e delle imprese

Al fine di evitare carenza di liquidità per le famiglie e per le imprese, il decreto prevede numerosi provvedimenti, dalla moratoria dei finanziamenti al potenziamento del Fondo Centrale di Garanzia per micro, medie e piccole imprese.

Il Ministero degli Affari Esteri ha costituito un Fondo per sostenere l’internazionalizzazione del sistema Paese.

La Cassa Deposti e Prestiti ha istituito una controgaranzia per le banche affinché possano consentire l’accesso al credito alle imprese medio grandi colpite dall’emergenza Covid-19. Altri fondi sono stati istituiti per il settore spettacolo e cultura, con provvedimenti a favore della richiesta di rimborso, sotto forma di voucher spendibile entro un anno, dei biglietti di musei e spettacoli acquistati.

3. Misure in campo fiscale

Il decreto prevede la sospensione, per tutte le aziende dei settori più colpiti (turistico, alberghiero,ristorazione,cultura, sport, istruzione, …), indipendentemente dal fatturato, del versamento di:

  1. ritenute
  2. contributi previdenziali e assistenziali
  3. premi assicurativi obbligatori
  4. Iva di marzo

E’ disposto, inoltre, la sospensione dei versamenti fiscali per i contribuenti fino a 2 milioni di fatturato e il differimento al 20 marzo per coloro ai quali non è consentita la sospensione.

L’Agenzia delle Entrate sospende tutte le attività di controllo, accertamento, riscossione e liquidazione fino al 31 maggio 2020, compresa la riscossione e l’invio di nuove cartelle esattoriali.

Allo scopo di incentivare la sanificazione degli ambienti di lavoro è riconosciuto,per il periodo d’imposta 2020, un credito d’imposta del 50% delle spese di sanificazione sostenute per un limite massimo di 50 milioni di euro.

Segnaliamo, inoltre, altre comunicazioni rinviate al 30 giugno 2020:

  • La comunicazione relativa ai rifiuti (MUD);
  • la comunicazione annuale dei dati relativi alle pile e agli accumulatori immessi sul mercato immessi sul mercato l’anno precedente e la trasmissione dei dati relativi alla raccolta e al riciclaggio dei rifiuti di pile e accumulatori;
  • la comunicazione al Centro di Coordinamento
  • il versamento del diritto annuale di iscrizione all’Albo nazionale gestori ambientali.

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